L'unico studio condotto senza finanziamenti "strani" (da parte della multinazionale che produce l'aspartame), è stato considerato non valido per alcuni parametri definiti non validi.
Il problema è legato alla temperatura, quando superiore ai 30 gradi decompone l'aspartame formando metanolo e formaldeide. Senza considerare che già il nostro organismo ha una temperatura basale di 35-36 gradi, la cattiva conservazione di alimenti con aspartame o il consumo di bevande calde contenenti aspartame rappresentano un forte rischio di decomposizione.
Il metanolo si libera nel piccolo intestino quando l'aspartame incontra un enzima, la chimotripsina.
Nel corpo il metanolo è trasformato in formaldeide (una neurotossina mortale) e acido formico. La formaldeide causa danni alla retina e interferisce con la riproduzione del DNA.
Ovviamente questi dati sono confermati da studi condotti su cavie animali e mancano dati riferiti agli effetti cancerogeni sull'uomo.
Inoltre l'aspartame contiene un amminoacido, la fenilalanina, che ingerita da sola (e non come in un pasto proteico insieme a tutti gli amminoacidi) è una neurotossina che causa tumori al cervello.
Il pericolo è che in una persona a dieta queste reazioni avvengono velocemente e i danni al cervello diventano più pesanti (si riscontrano in alcuni soggetti emicranie, confusione mentale e convulsioni).
Un servizio che vi aiuterà a vederci chiaro è quello di report , buona visione!
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